Tantissime novità artistiche stanno costellando questa nuova edizione del Campania Teatro Festival! E tanti sono ancora gli eventi da scoprire, che ci condurranno nei meravigliosi mondi della creatività.
Giovedì 30 giugno si comincia alle ore 17, al Teatrino del Belvedere/Pagliarone, all’ombra dei secolari alberi del Bosco di Capodimonte, dove si svolgerà il nuovo appuntamento con Come un albero la mia voce racconta, progetto di Martina Baldi e Antonella Ippolito, un’esperienza interattiva che mira a portare fuori la propria voce, facendola risuonare nella linfa della Natura, per riconnettersi con il senso profondo dell’esistenza.
Alle ore 18, appuntamento al Belvedere per attraversare i meravigliosi viali del Bosco, con una guida che ci introdurrà alle bellezze che caratterizzano lo scrigno verde che abbraccia la Reggia di Capodimonte.
Alle 19, insieme a Silvio Perrella saremo nella splendida cornice del Giardino dei Principi per parlare di poesia. Ospite del terzo incontro di Letteratura sarà il poeta Franco Arminio. Titolo del simposio letterario è Dall’Irpinia d’Oriente, ad indicare la provenienza del poeta, originario di Bisaccia. Diventato un poeta popolare, letto da un vasto pubblico, cercato come oro lucente dagli editori, in quest’incontro Arminio si mette a nudo, scandendo per il pubblico un canzoniere che in sedicesimo rappresenti l’intera sua opera.
Alle 21 al Giardino paesaggistico di porta Miano, va in scena Il giornale parlato: informazione in scena, il reportage teatrale di Livia Grossi è una riflessione sull’emigrazione in tempo di crisi. I dati Istat del 2019 dichiarano: il numero di italiani che lasciano il proprio Paese è superiore a quello degli africani arrivati. In scena, interviste raccolte in Senegal a italiani emigrati in Africa e a senegalesi di ritorno a casa.
Alle 21 il Festival si diffonde in regione, portando al Teatro Colosseo di Baiano, Razza Sacra, diretto da Mariano Lamberti. Nel centenario della nascita di Pasolini, lo spettacolo porta in primo piano le rappresentanti di quella “razza” che si è ribellata al ruolo subalterno imposto dalla società. Tra le donne che si alternano in scena con Pasolini, grandi e interessanti figure come Laura Betti, Oriana Fallaci, Maria Callas e Silvana Mangano.
Alle 22, primo appuntamento con la rassegna cinematografica curata da Roberto D’Avascio per Arci Movie, dal titolo Stati di Cinema – La sala, i film, i festival, il pubblico. Sette appuntamenti con film senza tempo e incontri con direttori di festival cinematografici, per parlare della crisi delle sale e della magia di ritrovarsi insieme al cinema. Si parte con un film senza tempo: Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick. La visione sarà preceduta dall’incontro con Luisa Percopo, direttrice dell’Italian Film Festival di Cardiff.
La serata di eventi si chiude alle 22.30 alle Praterie del Gigante con La Macchia, scritto e diretto da Fabio Pisano, uno dei giovani drammaturghi più interessanti del panorama nazionale. Portato in scena con la Compagnia Liberaimago, il testo di Pisano racconta la storia di un giovane, forse straniero, che bussa al primo piano della palazzina di periferia in cui vive, per parlare con i proprietari di casa, perché il loro bagno perde acqua e ha provocato la formazione di una macchia di umido sul suo soffitto. Mentre il giovane cerca una soluzione, la coppia che abita quella casa sembra non voler proprio ascoltare. Un lavoro sull’incomunicabilità nel nostro presente.
Una giornata ricchissima di eventi, che ci conduce vicino alla natura multidisciplinare della manifestazione, facendo emergere quell’idea di incontro e confronto caratteristica dei grandi festival internazionali.