Spettacoli per bambini, visite guidate al Bosco, workshop per una nuova mentalità green, progetti site-specific, letture in giardini incantati, nuove drammaturgie contemporanee e il fascino senza tempo della danza: tutto in una sola giornata di Festival! Otto appuntamenti, domenica 26 giugno: otto meravigliosi eventi nei quali perdersi per ritrovarsi a vivere esperienze uniche tra Napoli e la regione.

Siete mai stati negli angoli più sconosciuti del Bosco di Capodimonte? Se volete conoscerne ogni segreto, alle ore 10.00 appuntamento al Belvedere per una visita guidata, che sarà un percorso insolito nello splendido parco verde della Reggia, scrigno di antichi segreti della Casa Reale di Napoli.

Il Festival pensa anche ai più piccoli con una programmazione ad hoc, curata da Teatro nel Baule. Al Teatrino del Belvedere/Pagliarone, sempre alle ore 10.00, andrà in scena Agenti speciali Foresta viva, per la regia di Simona Di Maio. Due agenti speciali strampalati controllano e si prendono cura di una foresta dove tutti gli esseri vivono in perfetta armonia, quando un giorno una banda di pericolosissimi criminali mette a ferro e fuoco la zona e albero dopo albero la foresta si sgretola. Riusciranno i nostri eroi a salvare la Foresta Viva? Per scoprirlo tutti i bambini sono invitati a raggiungerci al Bosco di Capodimonte.

Alle 11.30 al Teatrino del Belvedere/Pagliarone si prosegue con gli appuntamenti per l’infanzia. Land art, piccoli artisti della terra, laboratori per bambini dai 6 agli 11 anni. Utilizzando materiali naturali presenti nel Bosco di Capodimonte i bambini e le bambine saranno guidati alla creazione di simboli o totem sulla base della storia ascoltata (uno strumento musicale, un albero, una stella) riconoscendo il valore di quegli elementi e, dunque, della Natura stessa.

Il Festival raggiunge anche nuovi spazi in regione: alle 20.30 sarà al Convento di Sant’Antonio a Capaccio con Paesaggi sonori, un progetto, ideato e realizzato da Elena Paola Dragonetti e Daniele Brenca, che si compone di 10 giorni di abitazioni, 3 workshop e 2 performance. Un’abitazione è una forma mutevole di installazione sonora, in cui ci si immerge in un mondo sonoro e di movimento, sviluppato dal luogo e con la comunità di persone autoconvocata in quell’arco di tempo. Un’esperienza di scambio e di creazione collettiva.

Nello splendido scenario del Giardino dei principi del Bosco di Capodimonte, ricco di suggestione storica e naturale, alle ore 21.00, per il progetto Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli, Chiara Muti legge Cappero mio adorato di Alberto Rollo. Si darà corpo e voce alla storia di Nenna, ambientata a Napoli nel 1786. L’orfana quattordicenne, accompagna nel capoluogo partenopeo la nobile signora salentina che la vuole con sé come “bella serva”. Viene notata anche da Emma, che presto diventerà Lady Hamilton, che la prende con sé assicurandole un’educazione raffinata, per poi abbandonare Nenna al suo destino quando Napoli sarà invasa dai repubblicani.

Alle 22.30 alle Praterie del Gigante va in scena La rosa non ci ama scritto da Roberto Russo e diretto da Gianni de Feo. Il caso Gesualdo da Venosa-Maria d’Avalos è un must narrativo inquinato da troppe leggende. Nello spettacolo Carlo e Maria, con un’acquisita consapevolezza delle proprie dissonanze, si dirigeranno verso una nuova Armonia. Un modo di rileggere questa storia stratificata da convinzioni storiche e farla rivivere in scena con una nuova veste narrativa.

Replica, alle 16.00 e alle 17.00 Ballet des Porcelaines, che animerà le Sale al primo piano del Museo di Capodimonte; e alle 21.00 al cortile della Reggia di Capodimonte, seconda recita nche per il Il Soccombente, testo di Thomas Bernhard, adattato da Ruggero Cappuccio e diretto da Federico Tiezzi.

Sarà una domenica di Festival in cui non mancheranno occasioni di incontro, momenti per sperimentare nuove forme di espressione artistica, esperienze di messinscena alternative al palcoscenico, per vivere l’arte e il teatro in tutte le sue declinazioni!