Oggi, mercoledì 26 giugno, la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, la terza diretta da Ruggero Cappuccio, riprende alle 18 da un luogo opprimente e dolente: la Casa Circondariale di Napoli, a Poggioreale, ospita per la sezione Laboratori la prova aperta di Misantropie, esito del lavoro di creazione scenica portato avanti da TeatrInGestAzione con i detenuti del carcere. Lo spettacolo prende vita da una pratica che passa da corpo a corpo e che individua nel carcere non soltanto uno spazio alternativo a quello formale del teatro, ma la sintesi della società viziata e deformata che viviamo.
Alle 19 torna alla Sala Assoli Finir en beauté, diretto dal regista di origini marocchine Mohamed El Khatib, già rivelazione al Festival di Avignone del 2015.
Alla stessa ora, il chiostro di Made in Cloister ospita per la sezione Letteratura la rassegna SE con Per Sandro Penna, omaggio che Sotirios Pastakas, traduttore greco del poeta umbro, rende al poeta umbro. A seguire, la raffinata vocalità di Chiara Civello: la cantante, compositrice e polistrumentista, cosmopolita e insieme profondamente italiana, si accompagnerà con chitarra e pianoforte.
Alle 19.30, con replica alle 21.30, a Palazzo Fondi è di scena in prima nazionale la coinvolgente drammaturgia sensoriale del Teatro de los Sentidos di Enrique Vargas con Reneixer, un lavoro nel quale confluisce una ricerca intorno al mondo simbolico del vino.
Alle 21, mentre il Castello di Baia si fa di nuovo palcoscenico per Terra, spettacolo scritto e diretto da Pako Ioffredo che fa rivivere il Rione Terra attraverso racconti di epoche passate, al Trianon Un poyo rojo propone una miscela esplosiva di teatro, danza acrobatica e sport che ha già registrato il tutto esaurito in Argentina e in Europa e nel Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale debutta La boite a joujoux – L’amore non è un gioco, lavoro nato dalla collaborazione tra l’Istituto Suor Orsola Benincasa e il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, su musiche di Debussy.
La giornata si conclude alle 22.30 al Giardino Romantico di Palazzo Reale con il cinema del Dopofestival, a cura di Roberto D’Avascio per Arci Movie, che presenta Riccardo III, un uomo, un re (1996), trasposizione dell’opera teatrale di Shakespeare scritta, diretta e interpretata da Al Pacino. Ospite d’eccezione, Stefano Manferlotti, docente di Letteratura inglese all’Università Federico II di Napoli e autore di numerosi saggi, alcuni dei quali proprio sull’opera di Shakespeare.