Dopo il successo della prima giornata, domenica 13 giugno, prosegue il Campania Teatro Festival al Museo e Real Bosco di Capodimonte, epicentro della manifestazione, che oggi inizia alle ore 10.00 con la Visita guidata al bosco a piedi per scoprire, accompagnati da guide esperte, tutti i segreti degli edifici e dei luoghi del giardino storico di Capodimonte. Alle 11.00, spazio ai bambini con la nuova replica di Come Alice…, in scena al Teatrino del Belvedere-Pagliarone.

Nel pomeriggio, alle 16.30, il Festival apre le porte della Sala Causa del Museo e Real Bosco di Capodimonte, inaugurano ben cinque mostre che sarà possibile visitare, gratuitamente, per tutta la durata del festival dal giovedì alla domenica (16.30-19.30). Si parte con Le forme dell’anima di Marina Turco, che attraverso una decina di busti in terracotta mette a confronto il mondo antico e quello della drammaturgia moderna. Si prosegue con Il tempo dell’attesa, a cura di Giovanna Calvenzi, in cui si ripropone tutta la forza della Sicilia e del suo distillato umano nelle fotografie dell’artista palermitana Lia Pasqualino. Si ritorna al teatro, con la mostra Malùra di Simona Fredella e a cura di Chiara Lombardi, che vede protagonisti le figure di autori/drammaturghi napoletani dall’Ottocento ai giorni nostri, disegnati nel loro stato di decomposizione, infestati dagli stessi demoni che li hanno tormentati in vita e che hanno tentato di esorcizzare scrivendo. L’esperienza immersiva e multisensoriale è al centro di Synaesthet X, un progetto artistico di Vincenzo Fiorillo e Paolo Iammarrone. Un percorso in cui suono e immagine si fondono per raccontare, attraverso la figura della Barbie, assunta come simbolo di resistenza e forza femminile, tutti i soprusi subiti dal corpo di donna. In esposizione per il Campania Teatro Festival anche la prima retrospettiva dedicata a Mario Buonoconto, Di androidi, sirene e altre storie, nata da un’idea di Ruggero Cappuccio, a cura di Maria Grazia Ritrovato Buonoconto e Martin Rua. Si ripercorre la vita artistica di questo poliedrico personaggio ispirato da sirene e androidi.

Alle 18.00, 18.30, 19.00 e 19.30, si ritorna al Teatrino del Belvedere-Pagliarone con il duo L’Antica arte della Posteggia Napoletana, che canterà per un pubblico di massimo 30 partecipanti brani a richiesta del repertorio napoletano, di ieri e di oggi.

Da questa sera, il Campania Teatro Festival allarga i suoi confini, coinvolgendo anche altri luoghi della regione. Si parte dal Teatro Naturale di Pietrelcina, in provincia di Benevento, dove alle ore 21.00, Elena Bucci porta in scena le lettere d’amore delle eroine del mito con lo spettacolo Heroides – Lettere di eroine del mito dall’antichità al presente. Nato dalla collaborazione tra Le Belle Bandiere e Koreja, il testo è ispirato all’omonima opera di Ovidio ed è firmato dalla stessa Bucci e da Marco Sgrosso.

Al Giardino dei Principi ore 21.00, si inaugura il progetto speciale Il Sogno Reale. I Borbone di Napoli di Ruggero Cappuccio, e a cura di Marco Perillo, che vedrà in scena testi di sette autori contemporanei interpretati da altrettanti attori, per raccontare la grande epoca borbonica che ha magnificato la città di Napoli e il Sud Italia. La rassegna prende il via con Sonia Bergamasco che recita Il gilet di Silvio Perrella.

Per la sezione Osservatorio, che vuole aprire una finestra sulle nuove creatività, al Giardino Paesaggistico di Porta Miano ore 21.00, sarà possibile assistere alla prova aperta di Calà – L’ultimo filo di Marco Ciconte e Giusy Mellace, con Erica Bianco, Giovanni Cordì, Francesca Flotta. Lo spettacolo racconta, tra leggende e miti, di un lembo di terra, nato tra il Tirreno e lo Jonio, di tale bellezza, che popoli di paesi lontani tentarono di impossessarsene, provocando l’ira degli dei.

In replica, alle 21.00, gli spettacoli La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman per la regia di Elio De Capitani, al Cortile della Reggia e La resistenza negata, scritto e diretto da Fortunato Calvino, sul palco alle Praterie della Capraia.