È partita la nuova edizione del Napoli Teatro Festival Italia: dopo il concerto di Franco Battiato in Piazza del Plebiscito, martedì 6 Giugno, si è dato il via agli oltre 150 eventi in calendario con la mostra Costumi da Star. La suggestiva villa Pignatelli è stata scelta come location ideale per ospitare un’esposizione dei lavori di grandi costumisti che, in collaborazione con la sartoria Tirelli, hanno vestito star italiane e internazionali del cinema e del teatro. Ad accogliere i numerosi appassionati e curiosi che hanno preso parte alla giornata inaugurale della mostra, non poteva essere che l’amato Totò. È infatti l’abito da lui indossato nell’episodio Che cosa sono le nuvole in Capriccio all’italiana, opera del costumista JürgenHenze, il primo che si può ammirare entrando. Il costume, unico caso corredato di una maschera che riproduce esattamente i lineamenti del volto dell’attore, ci introduce nell’anticamera della Sala da Ballo interamente dedicata ai gioielli indossati dalle star a completamento dei loro costumi. Tra tutti, colpiscono, per la loro imponenza, quelli indossati dall’immensa Maria Callas nella rappresentazione della Medea del 1969 per la regia di Pier Paolo Pasolini che si avvalse della collaborazione del costumista Piero Tosi. Ma sarà senz’altro la Sala da Ballo, che incanta con i suoi bellissimi lampadari decorati con bronzo dorato e cristalli, il settore della mostra preferito dalle romantiche di tutte le età. Qui sono esposti gli abiti che hanno fatto sognare generazioni di ragazze come quello, indimenticabile, indossato da Claudia Cardinale ne Il Gattopardo del 1963 o quello, più moderno e frivolo ma ugualmente elegante e bellissimo, indossato da Silvana Mangano in Morte a Venezia del 1971; entrambi opere del maestro Piero Tosi. Nel Salottino Azzurro è invece possibile ammirare un terzetto di magnifici abiti in nero, che hanno vestito altrettante magnifiche attrici: Romy Schneider in Ludwig nel 1973, Sophie Marceau in Anna Karenina 1997 e Maria Callas ne La Traviata 1955; il primo realizzato da Piero Tosi, il secondo da Maurizio Millenotti, l’ultimo da Lila De Nobili. Al primo piano della villa, in un ambiente decisamente più moderno, la mostra continua con uno spumeggiante abito rosso con gonna di piume visto in Cafe Society di Woody Allen, realizzato dalla costumista SuzyBenzinger. Senza fiato lasciano, invece, il riconoscibilissimo abito rosso indossato da Salma Hayek ne Il racconto dei racconti del 2015, realizzato da Massimo Cantini Parrini, e gli immensi e preziosissimi costumi indossati da Jude Law in The young Pope nati dalla collaborazione tra Carlo Poggioli e Luca Canfora. Attraversando un corridoio dove sono esposti, come delle chicche preziose, i bozzetti originali di alcuni dei costumisti omaggiati dalla mostra, si arriva all’ultimo costume in esposizione. Il meraviglioso costume che Monica Bellucci indossa ne I fratelli Grimm e l’incantevole strega, opera di Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli, con la sua posa teatrale poggiata al balcone e la lunga treccia nera che si perde nel vuoto, chiude in bellezza la mostra e sembra salutare i visitatori con le stesse parole di Walt Disney che si possono leggere scritte sulla parete: “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.
Brigida Esposito