20 giugno 2019 ore 19.00
Napoli
Made in Cloister – Chiostro Santa Caterina al Formiello
OUVERTURE – PER CARLO BERNARI
CON ENRICO BERNARD
LETTURE DI ANDREA DE GOYZUETA
Si dice Carlo Bernari e si pensa subito ai Tre operai, cioè al romanzo che aprì una nuova strada nella letteratura italiana del Novecento. Molto meno conosciuta è la sua parca produzione in versi. Se possiamo leggerla, rendendole omaggio, lo dobbiamo al lavoro del figlio dello scrittore Enrico Bernard, autore egli stesso e drammaturgo, che l’ha raccolta in Cose in versi. Tra queste fa spicco un omaggio alla città natale, scritto nella lingua madre: «Napule è tutta rampe, scalinate, / scale, gradune, grade, gradiatelle,/ sagliute, scese, cupe, calate,/vicule ’e coppa, ’e sotto, viculille, /vicule stuorte, /vicule cecate».
LA MORTE DELLA BELLEZZA
Voci in concerto per Giuseppe Patroni Griffi
CON NADIA BALDI, ANTONELLA IPPOLITO
E CON DARIO ZENO (PIANOFORTE), RENATO SALVETTI (CHITARRA), ANDREA BONIOLI (BATTERIA), VILLARI MICHELE (SAX E CLARINETTO), ANDREA COLELLA (CONTRABASSO), ROBERTA ROSSI (VOCE)
MUSICHE ORIGINALI DI ANDREA BONIOLI, ROBERTA ROSSI
REGIA NADIA BALDI
Romanzo classico e storico. È la vicenda di un amore omosessuale fra due giovani, sullo sfondo di una Napoli in piena guerra e sotto i bombardamenti aerei; amore sensuale e sentimentale, controverso e negato, che l’atmosfera crudele e incantata di una città fatale rende simbolico come le fiamme che la esaltano e distruggono.
Sullo scenario di una Napoli del periodo della guerra emerge il conflitto fra l’educazione sentimentale e la celata omosessualità del sedicenne Eugenio che, insidiato dal giovane tedesco Lilandt, prima lo rifiuta e poi si getta impetuosamente in un legame amoroso.
Tre leggii sono l’unica scenografia, resi viventi da un accordo di morbide e graffianti voci che illuminano il palcoscenico e rendono irresistibile La morte della bellezza, romanzo classico e storico di Patroni Griffi.
Qui il soggetto non è soltanto quello dichiarato in prima battuta Com’era bella Napoli quaranta anni fa, ma anche l’omosessualità, che lo scrittore-regista narra con cenni insoliti e coraggiosi, afferrati nella sua intrinseca e naturale inclinazione scenica dal riadattamento di Nadia Baldi.
Nella Napoli del ‘43, sotto i bombardamenti incessanti, brucia la storia di due giovani la cui straordinaria bellezza ha come sfondo una città contraddistinta, quaranta anni fa, dallo splendore di Posillipo e del mare….meglio che i Caraibi.
La mimesi linguistica, presentata con grazia ed ironia dalle protagoniste, celebra la consacrazione, da parte di Eugenio e Lilandt, ai sensi del corpo, alla voluttà di un amore tormentato, negato ed in seguito bramato. Ebbe la sensazione che tutta quanta la sua vita, con la rapidità di una fisarmonica che si chiude, si concentrasse per arrivare a questo momento.
La morte della bellezza, nel riadattamento, rispetta ed esalta lo “stile d’acqua” di Patroni Griffi che, associato alla capacità da parte delle interpreti nel trattare con una rara attitudine gestuale e vocale un argomento così delicato come la omosessualità, scorre fluente come acqua.
La rielaborazione del testo evidenzia una grande abilità femminile a raffigurare con destrezza e maestria l’avvenenza e la riluttanza di un amore maschile. Una nota caratteristica si concentra sull’ironia di pezzi musicali che irrompono prepotentemente sulla scena, adeguandosi alla situazione ambientale concreta di una Napoli sempre sospesa tra farsa e realtà.
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parcheggio > gli spettatori della sezione Letteratura potranno usufruire della convenzione con il Quick Parking San Francesco – Piazza San Francesco, Napoli – al prezzo di €5 anziché €8. Per info rivolgersi alla biglietteria del NTFI presso Made in Cloister. La promozione è valida dal 20 al 26 giugno, dalle ore 19 alle 22.