CON PEPPE SERVILLO (VOCE) MIMÌ CIARAMELLA (BATTERIA) PEPPE D’ARGENZIO (SAX) FLAVIO D’ANCONA (TASTIERE) DUILIO GALIOTO (PIANO E TASTIERE) FERRUCCIO SPINETTI (CONTRABBASSO) FONICO MASSIMO CUGINI
OPENING FRANCESCA INCUDINE, VINCITRICE DEL PREMIO BIANCA D’APONTE 2018
7 luglio 2019 ore 21.00
durata 1 ora e 30 min
Belvedere di San Leucio (CE)
SPETTACOLO NTFI PER LE UNIVERSIADI 2019
A distanza di 15 anni dal loro ultimo album di inediti Poco Mossi gli altri Bacini, risalente al 2003, gli Avion Travel tornano con Privé, un disco fedele allo spirito di produzione indipendente e alle atmosfere della trilogia composta da Bellosguardo, Opplà, Finalmente Fiori e realizzato dopo aver ricostruito lo staff operativo dei loro inizi, con Mario Tronco nel ruolo di produttore artistico e supervisore, oltre che di arrangiatore e musicista. Privé contiene undici tracce, di cui dieci canzoni e un brano extra strumentale, scelte tra quelli che negli ultimi anni sono sembrati più pertinenti all’idea che il gruppo vuole realizzare; tutti originali e in parte inediti.
La scrittura e la scelta dei brani è cominciata durante il Retour (2014-2017) insieme a Fausto Mesolella, di cui sono presenti quattro canzoni. «Due figure abitano questo disco — spiega Servillo — una amara e l’altra dolce. La prima sfugge alla canzone, la seconda la insegue. Una diffida delle parole e l’altra si consegna alle parole stesse. Sembra che alcune canzoni si muovano sospettose, offendendo le altre che invece accolgono, consolano e scaldano. Le ultime si affidano alle parole, alla loro precisione, alla capacità di queste di rappresentare il mondo, ma le prime restano a smentire ciò, recitando oscuramente pulsioni e sensazioni. È doppia la natura di questo lavoro, come da sempre la natura di questo gruppo che in questi mesi ha rigenerato parte di se, come un piccolo animale dalla lunga vita, riaffidandosi a se stesso, alla sua piccola storia, alla propria varia identità. Corrono gli Avion Travel tra sentimenti opposti, generando con questo movimento il contrasto secondo la legge del dramma e a questa legge si votano in modo vitale e scomposto per un pugno di canzoni nuove».