SE
A CURA DI SILVIO PERRELLA
IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI, ISTITUTO POLACCO DI ROMA, CASA DELLA POESIA DI BARONISSI
COORDINAMENTO BRIGIDA CORRADO
ORGANIZZAZIONE VESUVIOTEATRO

SE/PRELUDI
Il programma avrà una sezione Preludi, che si terrà da aprile a giugno 2019 all’Istituto Italiano Studi Filosofici di Napoli in collaborazione con Casa della Poesia di Baronissi e IISF

Se fossi foco, intonava Cecco Angiolieri. Se una notte d’inverno un viaggiatore, gli rispondeva lungo i secoli Italo
Calvino. E prima Kipling metteva in rima per il figlio la possibilità di essere un uomo – “Se puoi sognare, senza fare
dei sogni i tuoi padroni”-, accostando l’uno all’altro un gruzzoletto nutriente di se.
Se: è questo il titolo della terza rassegna di poesia che quest’anno si svolgerà nel chiostro di Santa Caterina al Formiello, tanto caro a Lou Reed.
Viene dopo “Io e tu” e “Qui”. Due pronomi e un avverbio. Il “se” di quest’anno può essere declinato in entrambi i
modi: se e a sé stesso.
A se stesso: esattamente come la poesia di Leopardi, dove è “Amaro e noia/
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo”.
Se, dunque, come specchio ustorio della conoscenza; dubbio insorgente e martellato con impeto. Ma anche come alba
del linguaggio che sempre risorge e si fa collana d’immagini di fronte all’“infinita vanità del tutto”.
Se come possibilità, proliferazione, accumulo di lingue, attesa, chiamata alle armi dell’immaginazione.
Ad esempio, si può immaginare insieme, gomito a gomito, seduti attorno al tavolo-albero della laboriosità?
É sempre più difficile, certo. Ma sempre più necessario.
Il teatro, la poesia e la filosofia sono serbatoi d’energia; sono forme d’immaginazione civile che nascono da individui.
Tre istituzioni culturali si siedono allo stesso tavolo e si mettono al lavoro. Sono la Fondazione Campania dei Festival,
l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e la Casa della Poesia di Baronissi.
E lo fanno chiamando a raccolta poeti che vengono da vari luoghi del mondo.
Questi quattro incontri li abbiamo chiamati Preludi.
Sono infatti diramanti anteprime di “Se”, la sezione Letteratura del NTFI.
Una primavera-estate di voci, versi e ragionamenti.

                                                                                                                              Silvio Perrella