L’ultima mossa del becchino

TESTO E REGIA ALBERTO MELE E MARCO MONTECATINO
CON PIETRO TAMMARO, CHIARA VITIELLO, MARCO FANDELLI, MARCO MONTECATINO
COSTUMI ELENA SORIA
SCENOGRAFIA FLORIAN MAYER
TRUCCO LORENZA MATTERA
LIGHT DESIGN TOMMASO VITIELLO
SOUND DESIGN GINO GIOVANNELLI
VOCE REGISTRATA GABRIELE BORRIELLO
PRODUZIONE TEATRO SERRA

22 giugno 2019 ore 21.00
durata 1 ora e 5 min
Napoli
Cortile delle carrozze di Palazzo Reale

«Il jenga è un gioco. Dei mattoncini di legno sono impilati tre alla volta: ogni giocatore deve estrarne uno senza far cadere la torre. È una questione di equilibrio. Devi avere la mano ferma e scegliere con cura la tua mossa. Il gioco finisce quando crolla tutto. Qualcuno perde. Sempre. Nessuno vince. Mai».
Corrado, neo disoccupato con la Sindrome di Asperger e la passione per il Wrestling, e la sorellastra Bianca, ricevono un’offerta per la vecchia casa di famiglia da parte di un’azienda di trasporti. Per Bianca è un’opportunità da cogliere al volo, che si scontra però con la volontà del fratello, legato morbosamente a quella casa e ai ricordi che contiene. Gianluca, il fidanzato di Bianca — tenuto all’oscuro delle sue intenzioni — farà parte, suo malgrado, del progressivo sfacelo che colpirà la famiglia Sarnataro. Sfacelo di cui sarà partecipe anche Arturo Kapino, il cinico commerciale addetto alla compravendita. Un viaggio che parte dall’assunto che ogni essere umano – se non obbligato o se non necessita – mente. Soffermandosi non sulla menzogna in senso stretto, quanto piuttosto su quella coltre di invero che pervade strisciante la quotidianità di tutti e che oggi risulta sempre più distorta dal crescente numero di bisogni, dalla percezione di ciò che crediamo ci manchi.
Al Wrestling si conferisce il ruolo di scenario, luogo fisico, perfetta rappresentazione della contemporanea spettacolarizzazione delle vicende umane, e al jenga il messaggio che si porta dietro.