ideazione progetto di Alessandro Taddei, Enrico Caravita
durata: 30m | Paese: Germania, Italia, Libano, Palestina | Lingue: spettacolo senza uso di parole
Real Albergo dei Poveri e Nuovo Teatro Nuovo – 09-10-11/09/2012, 21:00
regia di Alessandro Taddei
coproduzione Napoli Teatro Festival Italia, Ponte Radio, Nuovo Teatro Nuovo
con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato Cultura, Consolato Generale d’Italia di Gerusalemme, Consolato Generale d’Italia di Beirut, Istituto di cultura italiano di Beirut, Scuola secondaria mista e pubblica di Tiro
Un viaggio dal buio verso la luce, con i colori come chiave d’accesso alle sorprese dell’immaginazione. A compierlo sono 48 adolescenti palestinesi, turco-tedeschi, italiani e libanesi che, con Trilogia quasi dantesca di Alessandro Taddei, portano in scena il prodotto di un laboratorio triennale che li ha coinvolti con le rispettive famiglie e scuole.
L’idea è nata nel 2008 in Palestina con il cantiere Colori nel Mediterraneo che, grazie all’associazione Ponte Radio, ha avviato un ciclo di laboratori sul linguaggio e la comunicazione in quattro città: Jenin in Palestina, Berlino, Alfonsine in provincia di Ravenna e Tiro in Libano. Dall’esperienza è nato lo spettacolo che si compone di tre parti autonome e interconnesse, della durata di 30 minuti ciascuna: Nero inferno, creata a Jenin nel 2008; Rosso purgatorio, ideata nel 2009 tra Kreuzberg (Berlino) e Alfonsine; Bianco paradiso, realizzata nel 2010 a Tiro, in Libano. Incentrata com’è sul valore della comunicazione, la rappresentazione si avvale di ogni forma di lin- guaggio non verbale: pittura, musica, danza, mimo, luci, codici espressivi universali. Il riferimento alla Divina Commedia è limitato all’idea di un percorso interiore volto alla ricerca della luce. Non ci sono riferimenti religiosi, né alcun giudizio morale sui luoghi coinvolti (la Palestina non viene identificata con l’inferno o il Libano con il pa- radiso), l’attenzione dello spettatore è chiamata piuttosto a compiere, insieme con i ragazzi, un viaggio ideale intorno al Mediterraneo, ai suoi vitalissimi contesti di cui i colori sono una metafora assai potente.
Il cantiere Colori nel Mediterraneo è una rete che collega Palestina, Germania, Italia e Libano in un’esperienza in cui sono coinvolte 150 persone, tra ragazzi, famiglie, artisti, insegnanti, giornalisti, responsabili istituzionali.
La Trilogia quasi dantesca rappresenta il secondo momento di un progetto più ampio messo a punto da Alessandro Taddei con l’Associazione Ponte Radio, che è parte del network etico Artha: la prima fase ha coinvolto 160 bambini di Alfonsine e Tuzla, in Bosnia-Erzegovina, in due spettacoli – sul Confine e Kroz Ogledalo (Attraverso lo specchio); la tappa finale, che sarà avviata nel 2012 prevede uno spazio d’incontro per i diversi immaginari che vivono in Italia, in Germania, in Bosnia-Erzegovina, in Libano e in Palestina: il nuovo cantiere si aprirà in quattro città di ciascuno di questi Paesi, coinvolgendo gruppi di 10 ragazzi dai 14 ai 16 anni nella stesura collettiva di un audiolibro in cinque lingue su una piattaforma internet chiamata Babel.