di Bertolt Brecht e Kurt Weill
durata: 3h | Paese: Italia | Lingue: italiano
Real Albergo dei Poveri (Cortile Quadrato)13-14-15-16/07/2011, 21:30

regia di Luca De Fusco
Orchestra del Teatro di San Carlo
produzione Napoli Teatro Festival Italia
in coproduzione con Teatro Stabile di Napoli
in collaborazione con Fondazione Teatro di San Carlo

Massimo Ranieri è Mackie Messer nell’Opera da tre soldi che Luca De Fusco porta in scena in prima assoluta al Napoli Teatro Festival Italia. Un ruolo intrigante, quello del fascinoso delinquente protagonista della commedia di Bertolt Brecht, in cui l’at- tore napoletano impegna tutte le proprie capacità di cantante, ballerino, interprete, acrobata, mattatore. Ad affiancarlo, Lina Sastri che canta nei panni della prostituta Jenny, e Gaia Aprea che interpreta Polly, giovane moglie di Messer. Il capolavoro brechtiano viene presentato nella nuova traduzione di Paola Capriolo, scrittrice che ha già collaborato con Luca De Fusco in occasione della prima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, quando firmò uno dei testi del progetto Lei. Cinque storie per Casanova.
L’Albergo dei Poveri sarà teatro e palcoscenico, fondale e contesto nello stesso tempo: niente di meglio del cortile quadrato dell’immenso edificio settecentesco pensato da Ferdinando Fuga come ospizio-reclusorio di tutti i derelitti del Regno di Napoli, per rappresentare la vicenda che Brecht aveva ambientato nei bassifondi della Londra vittoriana e che a sua volta era ispirata a un lavoro dell’inglese John Gay, L’opera del mendicante.
Le scene di Fabrizio Plessi, tra i più importanti videoartisti italiani, puntano sulla valorizzazione di tale contesto: il fondale della scenografia riproduce una facciata del Cortile Quadrato del Real Albergo dei Poveri da cui si affacciano grandi tele- visori che trasmettono immagini via via sempre più vicine alla contemporaneità. La dimensione atemporale della rappresentazione viene accentuata dai costumi, anch’essi giocati sulle svariate gradazioni del bianco e del nero, quasi sulla scena si svolga un film degli anni Cinquanta. La musica di Kurt Weill, che affianca le atmosfere fumose dei cabaret della Repubblica di Weimar ai ritmi jazz d’Oltreoceano, è affidata all’orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Francesco Lanzillotta: una scelta legata alla ferma convinzione del regista che «le istituzioni culturali devono fare sistema per produrre grandi risultati».

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