testo e regia Oriza Hirata
durata: 30m | Paese: Giappone | Lingue: giapponese con sottotitoli in italiano
Museo di Capodimonte (Sala degli Arazzi) – 01-02-03/07/2011, 18:30
produzione Seinendan Theatre Company
con il sostegno di Agency for Cultural Affairs
in collaborazione con Santarcangelo 41.Festival Internazionale del Teatro in Piazza e con la collaborazione di Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano
The Yalta Conference può essere considerato come la caricatura della Conferenza di Yalta, il vertice che si tenne nel febbraio 1945 in cui Franklin Roosevelt, Winston Churchill e Joseph Stalin discussero del futuro assetto mondiale postbellico. Nello spettacolo di Oriza Hirata, i dialoghi tra i tre capi di stato di Stati Uniti, Inghilterra e Russia vertono, per i primi quindici minuti, sulla spartizione dell’Europa mentre, per i successivi quindici, sulle strategie per affrontare il Giappone.
The Yalta Conference è stato acclamato in tutto il mondo per la capacità con cui il regista è riuscito ad offrire una panoramica, scevra di pregiudizi e ideologie, della storia del XX secolo attraverso un tagliente “umorismo nero”. Molti politologi e giornalisti presenti al debutto giapponese, hanno sottolineato la verosimiglianza dell’opera dichiarando come i dialoghi, seppur non “veri”, fossero assolutamen- te plausibili. Infatti, nonostante le parole che Hirata mette in bocca a Churchill, Stalin e Roosevelt siano frutto di invenzione, i dialoghi raccontati in questa “black comedy” sono stati composti a partire da fitte ricerche storiografiche. È così che la discussione, tra toni seri e faceti, rivela tutto l’egoismo delle nazioni coinvolte.
Sia questo spettacolo sia Tokyo notes (in programma al Festival negli stessi giorni) mostrano allo spettatore occidentale le nuove tendenze del teatro giapponese, in particolare il lavoro che Oriza Hirata sta svolgendo con la compagnia Seinen- dan, da lui fondata a Tokyo nel 1983 con lo scopo di dar vita a un nuovo teatro a partire dalla teoria da lui concepita del “teatro colloquiale contemporaneo”. Negli ultimi decenni, infatti, il teatro moderno giapponese si è sviluppato importando una drammaturgia fondata su logiche occidentali. Così, stili di scrittura e strutture logiche estranee al linguaggio giapponese sono state meccanicamente perpetrate in modo sterile. L’obiettivo di Hirata è di riconsiderare le teorie teatrali esistenti per costruire un nuovo spazio teatrale sul palcoscenico che tenga conto dello stile di vita giapponese, creando allo stesso tempo un nuovo linguaggio teatrale che sia fusione tra forma scritta e forma orale. Il “teatro colloquiale contemporaneo” può segnare così la nascita di una nuova e reale tendenza che rifletta la complessa mentalità della società giapponese contemporanea.