di William Shakespeare
durata: 2h | Paese: Francia, Inghilterra, Russia | Lingue: russo con sottotitoli in italiano
Teatro Mercadante – 30/06/2011, 20:30 – 01/07/2011, 20:30
regia Declan Donnellan
produzione Moscow’s Chekhov International Festival, Les Gémeaux – Scène National de Sceaux in collaborazione con Cheek by Jowl
Declan Donnellan, regista inglese di fama internazionale, porta per la prima volta in Italia The Tempest di William Shakespeare proponendo un allestimento che pur rimanendo fedele al testo, offre allo spettatore una chiave di lettura contemporanea.
La vicenda è nota: Prospero, legittimo Duca di Milano, e sua figlia Miranda sono stati esiliati per circa dodici anni in un’isola, dopo che il geloso fratello di Prospero, Antonio, aiutato dal re di Napoli, lo aveva deposto e fatto allontanare. In possesso di arti magiche Prospero è servito controvoglia da uno spirito, Ariel, che egli ha liberato dall’albero dentro il quale era intrappolato. Prospero, avendo previsto che il fratello Antonio sarebbe passato nei pressi dell’isola con una nave, organizza la propria vendetta e scatena una tempesta che causa il naufragio della nave. L’isola riprenderà vita grazie al mostro Caliban e agli uomini della ciurma che, tra intrecci e vicende, riusciranno a portare la calma e l’inaspettato lieto fine. Infatti Prospero si riconcilia con il fratello e rinuncia alla magia con un famoso monologo nel quale molti studiosi hanno visto un riferimento a Shakespeare che con quest’opera abbandona il teatro e ha l’occasione di riconciliarsi con se stesso e la società.
The Tempest, infatti, è la penultima opera del Bardo, quella in cui meglio emerge il suo pensiero e in cui sceglie di svelare tutti i trucchi del proprio teatro. Facendo leva su questi elementi, Donnellan mette in scena la commedia in russo. Una decisione che non coinvolge semplicemente la lingua (in quanto traduzione) ma che conferi- sce all’opera nuovi significati: è così che l’inglese shakespeariano si arricchisce di quel senso dell’assurdo e di quella sottile ironia tipica della letteratura russa (alcuni critici ne hanno paragonato l’umorismo a quello de L’Ispettore generale di Gogol e dell’Ivanov di Cechov).
Il rapporto di Donnellan con il teatro russo ha inizio nel 1994 quando fu invitato al Chekhov International Festival con l’opera measure For measure che fu la prima di undici sue produzioni presentate a Mosca. Il regista lavora da undici anni con la stessa compagnia di attori russi e questo sodalizio fa sì che la recitazione, priva di virtuosismi, renda la commedia moderna e delicata. Con questa produzione Shakespeare va oltre la barriera del linguaggio e chiede al suo pubblico di immergersi nel mondo creato dal palcoscenico.