ph Salvatore Pastore

di William Shakespeare
traduzione Massimiliano Palmese
regia Michele Schiano Di Cola
con Luigi Bignone, Giuseppe Brunetti, Clio Cipolletta, Adriano Falivene, Rocco Giordano, Irene Grasso, Pako Ioffredo, Nuvoletta Lucarelli, Cecilia Lupoli, Davide Mazzella
musiche a cura di Flo
costumi (0770) Enzo Pirozzi
assistente costumi Irene De Caprio
scene Luigi Ferrigno
assistente scenografa Sara Palmieri
luci Lamberto Pirrone
assistente alla regia Demi Licata
collaborazione artistica Ludovica Tinghi
coreografie Emma Cianchi
laboratorio drammaturgico Renata Molinari
direttore tecnico e fonica Gian Andrea Francescutti
Realizzazione scene Alovisi attrezzeria
foto di scena Paolo Visone
video Mauro Di Rosa
produttore delegato Roberto Roberto
produzione Centro delle Arti della Scena e dell’Audiovisivo C.A.S.A. , Cantiere Teatrale Flegreo – EnArt
collaborazioni Festival delle Invasioni/Confluenze – BoCs Art – Cosenza Cultura, Teatro Kismet/Tric Teatri di Bari
progetto TERZA GENERAZIONE di Pako Ioffredo, Demi Licata e Michele Schiano di Cola

Teatro Bellini
13 e 14 giugno 2018 ore 21.00
durata 2 ore

C’è un legame profondissimo tra il multiforme e ambiguo mondo raccontato da Shakespeare e la caleidoscopica realtà napoletana, in cui il confine tra vita e morte è così labile: Napoli parla con i propri morti, anche solo per chiedere i numeri del lotto! Nel Sogno di una notte di mezza estate Shakespeare racconta un mondo imbastito su tre piani, ognuno con un linguaggio diverso: il bosco, ovvero l’onirico, il dionisiaco, il luogo della lingua madre, che nella nostra ricerca, abbiamo indagato in napoletano; la corte, ovvero l’apollineo, la razionalità, che abbiamo attraversato con l’italiano; il mondo degli artigiani, dell’arte, del teatro continuamente in bilico tra i due mondi, tra cadenze, colori ed espressioni frutto dell’imbastardimento dell’uno o dell’altro. Una ricerca sui linguaggi che, durante le prove, ci ha consentito di guardare con altri occhi questo capolavoro.
L’allestimento è calato in un contemporaneo non naturalistico, perché il Sogno è una storia di fate e folletti. Ma chi sono oggi queste fate e questi folletti? Cos’è veramente il bosco? Cosa ci muove dalla corte di noi stessi? Cosa ci fa trascendere? Qual è il risultato dell’eterno conflitto tra il dionisiaco e l’apollineo e come lo esprime la nostra civiltà? Mi interessa indagare il disagio che lo sbilanciamento di questo conflitto provoca; le fragilità e le contraddizioni dell’uomo contemporaneo in disequilibrio costante rispetto a se stesso e alla propria natura. Tutto questo, nel rispetto della direzione indicataci da Shakespeare: la commedia!

Progetto TERZA GENERAZIONE
Dopo la chiusura delle fabbriche e la perdita della vocazione industriale dei Campi Flegrei – una vasta area che si estende da Monte di Procida a Bagnoli – è diventata sempre più urgente l’istituzione, in questo territorio, di un punto di riferimento culturale e artistico che sappia offrire – soprattutto ai giovani – la possibilità di educarsi alle arti e di accedere alla cultura come ambito quotidiano. Una terza generazione di artisti dà vita al Cantiere Teatrale Flegreo – En Art una realtà territoriale di respiro internazionale nella quale confluiscono artisti e professionisti delle differenti arti sceniche.