polittico in sette quadri per Dante Alighieri

di Marco Martinelli
ideazione e regia Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena Ermanna Montanari
musica Luigi Ceccarelli
tromba Simone Marzocchi
regia del suono Marco Olivieri
spazio e costumi Ermanna Montanari e Anusc Castiglioni
ombre Anusc Castiglioni
disegno luci Enrico Isola
tecnico luci e video Fagio
tecnico ombre Alessandro Pippo Bonoli
realizzazione musiche Edisonstudio Roma
consulenza musicale Francesco Altilio, Giulio Cintoni, Cristian Maddalena, Mirjana Nardelli, Fabrizio Nastari, Giovanni Tancredi, Andrea Veneri
consulenza iconografica Alessandro Volpe
organizzazione e promozione Silvia Pagliano, Francesca Venturi
produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia e Ravenna Festival

Teatro Sannazaro
15, 16 giugno 2018 ore 21.00
17 giugno 2018 ore 19.00
durata 1 ora

fedeli d’Amore è un “polittico in sette quadri” scritto da Marco Martinelli. A parlarci, nei singoli quadri, sono voci diverse: la nebbia di una notte ravennate del 1321, il demone della fossa, un asino in croce, il diavolo del rabbuffo, l’Italia che scalcia se stessa, Antonia figlia di Dante Alighieri, e una fine che non è una fine.

Queste voci ci parlano del profugo, del poeta fuggito dalla sua città che lo ha condannato al rogo, e ora è sul letto di morte in esilio, a Ravenna, in preda a febbre malarica. La nebbia per prima si infila nelle fessure delle finestre e entra in quella cameretta, e ce lo descrive così, con la mente annebbiata e delirante, sulla soglia del passaggio estremo.

Quella povera carne si spegne, e nel suo estinguersi è aggredita da visioni e lampi dal passato, fino a ritrovare l’antica amicizia con i fedeli d’Amore, fino alla visione del Dante bambino. Voce e scrittura disegnano l’opposizione allo stato delle cose che governa il mondo ancora oggi, così come lo governava nel tardo Medioevo. Amore è ciò che ci fa ribelli, è la forza che libera l’umanità dalla violenza, che salva “l’aiuola che ci fa tanto feroci”.

Le voci di questo “polittico” sono un’unica voce che ne sa contenere innumerevoli, quella di Ermanna Montanari: aria, fuoco, suono, materia. La drammaturgia porta il segno della scrittura “corsara” di Marco Martinelli, capace di intrecciare l’intimo e il politico, psiche e mondo.

Questo “polittico” per il palcoscenico arricchisce l’itinerario che, insieme a Ravenna Festival, Martinelli e Montanari e il Teatro delle Albe hanno iniziato nel 2017 con Inferno, e che proseguirà nel 2019 e 2021 con le altre due cantiche della Divina Commedia.

fedeli d’Amore  è un ulteriore tassello della loro incessante ricerca drammaturgica, vocale, musicale e visiva, insieme a sapienti come Luigi Ceccarelli e Marco Olivieri, Anusc Castiglioni e Simone Marzocchi; e si inserisce in quel solco dove centrale è l’alchimia vocale-sonora della figura.