adattamento Giuseppe Miale di Mauro
drammaturgia di Gianni Spezzano
con Viviana Altieri, Francesco Di Leva, Martina Galletta, Giuseppe Gaudino,
Adriano Pantaleo, Andrea Vellotti
e con la partecipazione del gruppo #GiovaniO’Nest Antonio Coppola, Armando De Giulio, Emilia Francescone, Lisa Imperatore, Raffaella Nocerino, Ralph P, Nunzia Pace, Francesco Porro, Mimmo Sabatino, Carlo Salatino e Anna Stabile
regia Giuseppe Miale di Mauro
cura del movimento Anna Carla Broegg
musiche originali Ralph P
uno spettacolo della Compagnia NEST

7 giugno ore 21.40 durata 1h e 20min

«Un Otello scarnificato, ridotto a sei personaggi: Otello (il colpevole); Iago (il misogino); Cassio (coscienza critica che si fa narratore); Desdemona (la vittima); Emilia (l’ingiusta giustizia) e Roderigo (il burattino). Una rilettura della tragedia shakespeariana in chiave contemporanea, con uno sguardo forte sul rapporto uomo donna partendo da un dato statistico agghiacciante: un milione seicento cinquantaseimila donne tra i 15 e i 40 anni sono vittime di abusi fisici o sessuali, e circa un milione hanno subito stupri o tentati stupri. Il 34% delle donne che subisce violenza è vittima del proprio compagno, nella maggior parte dei casi per gelosia.
In questa riscrittura la lingua napoletana macchia il linguaggio shakespe-ariano lasciando inalterato il verso. Perché l’Otello ci insegna che le cause di certe tragedie spesso si trovano in quella differenza fondamentale che invece di originare incontri da costruire, possono spalancare delle falle da cui può insinuarsi una follia smisurata. […] Il tutto nasce da un’esperienza personale. Ero al funerale di una conoscen-te vittima di femminicidio e il prete durante l’omelia disse: Questi sono omicidi che uccidono anche chi li compie».