Uccidere il tiranno

adattamento Fabrizio Sinisi
con Nicola Ciaffoni, Daniele Russo, Rosario Tedesco, Isacco Venturini regia Andrea De Rosa
assistenti alla regia Dario Farooghi, Emanuele Scherillo

6 giugno ore 20.00 durata 1h e 20min

«È legittimo uccidere il Tiranno? Ho deciso di affrontare il Giulio Cesare di Shakespeare concentrandomi su questa antica questione filosofica, privilegiando esclusivamente l’aspetto politico del testo; ho chiesto a Fabrizio Sinisi di rileggere l’originale in quest’ottica e di riscriverlo alla luce di questa specifica lente d’ingrandimento. […] Varcando il Rubicone e marciando in armi verso Roma, Cesare ha oltraggiato la Repubblica, ha compiuto un atto violento e spregiudicato, ha aggredito la struttura democratica di Roma per farsene unico interprete. Dopo quasi 500 anni dalla cacciata dell’ultimo re di Roma, un uomo solo si ritrova ad accentrare nella propria persona un immenso potere […].
Convinti di agire per il bene dello Stato, i congiurati decidono di rimuovere il problema: uccidere l’uomo che si è trasformato, davanti ai loro occhi, in tiranno. Ma si accorgono presto che l’identificazione tra Cesare e Roma è ormai profonda e irreversibile. Prendendo lo Stato, Cesare ha impersonato lo Stato, lo ha plasmato strutturalmente, tanto che, anche dopo il suo assassinio, niente potrà essere più lo stesso.
La storia del ‘900 è attraversata da molte infami dittature e altre sembrano affacciarsi in questo oscuro inizio di millennio. Sembra un destino inesorabile che da sempre si agita nella storia umana: si vuole, si può, si deve uccidere il Tiranno? ».