da Clotilde Marghieri
con Licia Maglietta
mandolino Tiziano Palladino
regia, drammaturgia e scene Licia Maglietta
luci Cesare Accetta
video Massimo Maglietta
produzione Fondazione Campania dei Festival

Teatro Sannazaro
7 giugno 2017
ore 21.00

8 e 9 giugno 2017
ore 19.00
durata 1h e 15min

È alla raggiante promessa di Simone de Beauvoir, alla sua pacificata contemplazione, che Clotilde Marghieri pensa. La de Beauvoir aveva capito che «oltre la soglia dove il corpo avvizzisce e il volto gioca tiri crudeli» c’è la possibilità di «interpretare il disegno e scoprire il significato del proprio destino. Che è il modo, il solo grande modo, di sublimare le proprie avventure e disavventure, dolori e sconfitte in conoscenza».

Durante la notte di un imprecisato Capodanno, una donna, Clotilde, parla a un misterioso interlocutore, Jacques. Incrocia tempo lontano e vicino e il ricordo non evoca nostalgia, piuttosto illumina con l’intelligenza «il significato» che quel tempo proietta sull’oggi.

«Amati Enigmi sono quasi tutti gli esseri che abbiamo incontrato – afferma Clotilde Marghieri -, conosciuto, disconosciuto e tali restano finché, forse nel ripensarli e interrogarli, a passioni spente (ammesso che queste davvero si spengano mai del tutto) qualche cosa ci rivelano di loro, rivelando meglio anche noi stessi».

Clotilde Marghieri è stata un’importante scrittrice e giornalista napoletana, parte di quel gruppo di intellettuali dei primi cinquant’anni del ‘900 tra cui Matilde Serao e Benedetto Croce. Ha collaborato con Il Mattino, Il Mondo, il Corriere della Sera, La Nazione e Il Gazzettino, ma ha esordito nella letteratura piuttosto tardi, nel 1960. Nel 1974, all’età di 77 anni, vince il Premio Viareggio con Amati Enigmi.