TESTO E REGIA/WRITTEN AND DIRECTED BY JAMES THIERRÉE
CON/WITH JAMES THIERRÉE E/AND VALÉRIE DOUCET, MARIAMA, YANN NEDELEC, THI MAI NGUYEN, SAMUEL DUTERTRE
SCENOGRAFIA E MUSICHE ORIGINALI/SET DESIGN AND ORIGINAL MUSIC JAMES THIERRÉE
COSTUMI/COSTUME DESIGN PASCALINE CHAVANNE MARIONETTE/MARIONETTES VICTORIA THIERRÉE
LUCI/LIGHT DESIGN JAMES THIERRÉE, ALEXANDRE HARDELLET
SUONO/SOUND DESIGN THOMAS DELOT
PRODUZIONE E COORDINAMENTO/PRODUCTION AND CORDINATION EMMANUELLE TACCARD, SIDONIE PIGEON \ LA COMPAGNIE DU HANNETON/JUNEBUG
IN COPRODUZIONE CON/IN CO-PRODUCTION WITH THÉÂTRE DE CAROUGE-ATELIER DE GENÈVE, CÉLESTINS- THÉÂTRE DE LYON, THÉÂTRE DU ROND-POINT PARIS, THÉÂTRE DE LA VILLE PARIS, THÉÂTRE ROYAL DE NAMUR, LA COURSIVE SCÈNE NATIONALE DE LA ROCHELLE, SADLERS WELLS LONDRES EN COLLABORATION AVEC CRYING OUT LOUD, L’ARC SCÈNE NATIONALE LE CREUSOT, LE RADIANT-BELLEVUE CALUIRE, OPÉRA DE MASSY, ODYSSUD BLAGNAC, THÉÂTRE DE VILLEFRANCHE SUR SAÔNE, LA COMÉDIE CLERMONT FERRAND, THÉÂTRE SÉNART, LE FESTIVAL INTERNATIONAL D’EDIMBOURG, ESPACE JEAN LEGENDRE-THÉÂTRE DE COMPIÈGNE

date/dates 1 luglio/july h 21.00
2 luglio/july h 23.00
luogo/venue teatro bellini
durata/running time 1h 30min
lingua/language italiano/italian
paese/country svizzera/switzerland

James Thierrée presenta al Festival La grenouille avait raison (La rana aveva ragione), un racconto brillante e leggero sul mondo dell’infanzia. Danzatore, scenografo, acrobata, Thierrée è nato e cresciuto in una famiglia circense, a contatto fin da bambino con il mondo allegro e malinconico dei clown. In questo spettacolo James Thiérrée prosegue le proprie avventure in un mondo fantastico che oscilla tra il circo, la danza e il teatro e in una condizione sospesa tra il sogno, la melancolia e la fuga fantasmagorica. Questo spettacolo musicale si presenta come una fiaba, allo stesso tempo realistica e grottesca, come si legge nelle note di regia: «La rana aveva ragione. Perchè? Non lo so. E né gli anni che passano, né questa scena che frequento con gioia mi insegnano a fondo perché si fa questo o quello su questo grande battello ubriaco che chiamiamo tea… (questa parola avrebbe bisogno di un po’ di vacanze). Perché facciamo pendere i fili da certi ganci piuttosto che da altri, perché il mio corpo, in generale, si articola al contrario di ciò che è naturale, perché ciò che è categoricamente previsto raramente si realizza? Vero? E poi soprattutto perché si immagina una storia e la si intraprende? Non lo so. In questo spettacolo, ci sono misteri minuscoli che divorano misteri grandi, questo è chiaro. Si parlerà di riflesso di una creatura sotterranea che, curiosa degli uomini, si fidò di loro e fu tradita, il suo cuore si è spezzato. Si immagineranno vendette tra fratelli e sorelle rapiti e imprigionati, sotto lo sguardo di un caleidoscopio caratteriale. E per finire immergeremo i nostri piedi nel lavatoio – rivelatore di aspirazioni. Faccio teatro per non dover spiegare ciò che si agita dentro, ma piuttosto per girarci attorno. Allora giriamoci attorno se volete. Viviamo assieme, qui, alcuni momenti, cose insensate che forse hanno senso oltre la punta del nostro naso. La rana ce lo dirà».