IDEAZIONE, REGIA, SCENE, COREOGRAFIA E INTERPRETAZIONE MARTIN ZIMMERMANN
DRAMMATURGIA SABINE GEISTLICH
CREAZIONE MUSICALE COLIN VALLON COSTUMI/COSTUME DESIGN FRANZISKA BORN
LUCI SAMMY MARCHINA
SUONO ANDY NERESHEIMER PRODUZIONE/PRODUCTION VEREIN ZIMMERMANN & DE PERROT
IN COPRODUZIONE CON CHÂTEAUVALLON – CENTRE NATIONAL DE CRÉATION ET DIFFUSION CULTURELLES, ESPACE JEAN LEGENDRE COMPIÈGNE – SCÈNE NATIONALE DE L’OISE EN PRÉFIGURATION, KVS – KONINKLIJKE VLAAMSE SCHOUWBURG, LA FILATURE SCÈNE NATIONALE – MULHOUSE, LE MERLAN, SCÈNE NATIONALE À MARSEILLE AVEC PÔLE CIRQUE MÉDITERRANÉE (CREAC DE MARSEILLE, THÉÂTRE EUROPE, LA SEYNE SUR MER), LE VOLCAN, SCÈNE NATIONALE DU HAVRE, LES THÉÂTRES DE LA VILLE DE LUXEMBOURG, MAILLON – THÉÂTRE DE STRASBOURG – SCÈNE EUROPÉENNE, POUR-CENT CULTUREL MIGROS, THEATER CASINO ZUG, THÉÂTRE DE LA VILLE, PARIS, THÉÂTRE VIDY-LAUSANNE, ZÜRCHER THEATER SPEKTAKEL
DATE 11 GIUGNO (ORE 21.00), 12 GIUGNO (ORE 19.00), 13 GIUGNO (ORE 21.00)
LUOGO TEATRO MERCADANTE
DURATA 1H 10MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE
Il pubblico del Festival ha avuto modo di conoscerli nel 2010 con Öper Öpis e nel 2013 con Hans was heiri. Si tratta di Zimmermann & de Perrot, una delle più interessanti compagnie di teatro-circo del panorama internazionale. All’interno di strutture basculanti che minano costantemente l’equilibrio, le loro performance pongono interrogativi sull’identità e sulle piccole e grandi tragedie quotidiane. Quest’anno il Festival ospita il primo lavoro da solista di Martin Zimmermann. Artista del movimento, clown dal gelido umorismo, per Hallo ha inventato uno spazio simile alla vetrina di un negozio nel quale gioca con il proprio personaggio tragicomico, confrontandosi con il desiderio di voler diventare ciò che crede di essere. La scena, però, si rivela animata e sta quindi all’attore cercare di lottare con la gravità e con i numerosi oggetti che per magia prendono vita.
«Corpo e scena, nei miei spettacoli, sono due elementi strettamente legati: l’uno non può esistere senza l’altro. I limiti e i pericoli che impone una scenografia mobile mi sono necessari per far esistere il mio corpo in uno spazio teatrale. È l’urto tra il corpo, la scena e gli oggetti a far nascere il contenuto. Per Hallo, sono partito da situazioni scomode dalle quali cerco di liberarmi, creando così un soggetto tragicomico. Questa scenografia è legata alla mia prima professione: vetrinista in un centro commerciale. Anche se non è realistica, la vetrina in scena evoca il mondo del consumo, della moda, o meglio, il tema dell’apparenza e del desiderio di riconoscimento. Ma prima di tutto, rimanda a questioni essenziali come: chi c’è nel riflesso che vedo? Quella che vedo è la realtà? Oppure io sono un altro?».