COREOGRAFIA PACO DÈCINA
MUSICHE FRED MALLE
DANZATORI VINCENT DELÉTANG, JÉRÉMY KOUYOUMDJIAN, SYLVÈRE LAMOTTE LUCI/LIGHT DESIGN LAURENT SCHNEEGANS
VIDEO INTERATTIVI SERGE MEYER, VIRGINIE PREMER
COSTUMI
PACO DÈCINA
PRODUZIONE ASSOCIATION POST-RETROGUARDIA
IN COPRODUZIONE CON LE THÉÂTRE 71 SCÈNE NATIONALE, ONYX SCÈNE CONVENTIONNÉE DANSE DE SAINT- HERBLAIN, LE CENTRE DE DÉVELOPPEMENT CHORÉGRAPHIQUE LES HIVERNALES, AVIGNON
LE CENTRE NATIONAL DE LA DANSE, TEAT CHAMP FLEURI – TEAT PLEIN AIR – THÉÂTRES DÉPARTEMENTAUX DE LA RÉUNION DANS LE CADRE DE LA RÉSIDENCE DE CRÉATION “ATELIERS DES AILLEURS 2” MISE EN OEUVRE PAR LE FRAC – LA RÉUNION PROPOSÉE PAR L’ADMINISTRATION DES TERRES AUSTRALES ET ANTARCTIQUES FRANÇAISES (TAAF) AINSI QUE LA DIRECTION DES AFFAIRES CULTURELLES OCÉAN INDIEN (DAC-OI)
CON IL SOSTEGNO DI AIR FRANCE, MICADANSES, ADAMI E CON IL SOSTEGNO DI/AND WITH THE SUPPORT OF FONDS SACD MUSIQUE DE SCÈNE

DATE 3, 4, 5 GIUGNO (ORE 21.30)
LUOGO CASTEL SANT’ELMO – PIAZZA D’ARMI
DURATA 1H 10MIN
LINGUA SPETTACOLO SENZA USO DI PAROLE

In seguito a una incredibile residenza artistica sulle isole Crozet (un arcipelago sub-antartico di piccole isole nell’Oceano indiano meridionale), il coreografo Paco Dècina propone La douceur perméable de la rosée, uno spettacolo che vede come protagonista la dolcezza della natura come antitesi e rimedio alla violenza imposta dalla nostra società attuale. «Sento la natura come dolce, non per la sua mancanza di forza o di brutalità, ma piuttosto per la generosità dello “spazio” che ha da offrirci e per la sua disponibilità ad essere utilizzata senza nulla chiedere in cambio. Anche quando si contempla un semplice tramonto, la natura si offre incondizionatamente, così come per sollevare segretamente il peso millenario delle nostre credenze».
Appassionato di ricerche sulle energie, le frequenze e i ritmi, Paco Dècina si è immerso in questo giardino incontaminato per ascoltare la forza del silenzio: «È come cogliere l’essenza di un profumo sconosciuto o ritrovare ciò che era stato al principio delle cose per poter rivivere un nuovo inizio. Qual è l’effetto di questa potenza intatta sull’organismo umano? Come essa riesce a riorchestrare i soffi e i ritmi della nostra relazione con gli uomini e con le cose? Qual è il suo potere riparatore sulle false credenze che ci abitano? In questo silenzio profondo e antico, tutte queste domande sembrano poter trovare lo spazio per risorgere e, accompagnate dalla libertà dell’espressione della natura, sembrano imparare nuovamente la sua naturale semplice lezione. È come se parlando di questi territori lontani e dimenticati, si invitasse il nostro animo a riabilitare i propri mondi abbandonati».

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