TRATTO DALL’OMONIMO POEMA DI VINCENZO FRUNGILLO
CON ANNA FERZETTI, FABRIZIA SACCHI
E CON ANNALISA MADONNA E LE COMA BERENICES
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
CAPODIMONTE – PRATERIE DEL GIGANTE
7 LUGLIO ORE 21.00
DURATA 55MIN
DEBUTTO ASSOLUTO
Chi è per lo sport ha le masse al fianco, chi è per la cultura ha le masse contro; per questo i governi sono sempre per lo sport e contro la cultura. Questo scriveva Thomas Bernhard nel ’75 denunciando l’uso strumentale dello sport operato del potere. Furono proprio quelli gli anni in cui le nuotatrici della Germania est cominciarono a trionfare stabilendo di continuo record mondiali, proprio quelli gli anni in cui i corpi di quelle atlete furono eletti a icone di invincibilità per poi essere svuotati e ridotti a carne da macello dalla sofisticazione del doping. Per quelle donne violate, quelle atlete tradite Vincenzo Frungillo compone un poema epico di struggente lirismo. Nelle sue ottave Ute, Lampe, Karla, Renate, i loro corpi-chimici, cadenzano ancora i respiri ogni cinque bracciate.