DI CETTA BRANCATO, MARZIA SABELLA
CON STEFANIA BLANDEBURGO, MARIA TERESA CORACI, GIUDITTA PERRIERA, FRANCESCA PICCIURRO
OGGETTI DI SCENA E COSTUMI ELISABETTA GIACONE
SOUND DESIGN EMANUELE SUTERA
REGIA ENRICO STASSI
PRODUZIONE FONTARÒ – CIRCOLO ARCI DI PALERMO
CAPODIMONTE – GIARDINO PAESAGGISTICO DI PORTA MIANO
19 GIUGNO ORE 21.00
DURATA 1H+10MIN
Liberamente tratta dal libro Nostro Onore di Marzia Sabella, Mafia: Singolare Femminile è un’opera teatrale scritta dalla drammaturga Cetta Brancato e dal magistrato Marzia Sabella. Il testo, con la prefazione di Rosy Bindi, è pubblicato da Navarra Editore, Palermo 2020.
Il testo si compone di otto monologhi di donne, l’altra metà del cielo del fenomeno mafioso. I personaggi escono dalle carte processuali e incarnano gli aspetti femminili di un mondo funesto in cui la donna compie la propria condizione, sempre in rapporto con il lutto e il dolore e, a volte, con accenti comici che sottolineano per contrasto la tragicità delle esistenze. La messa in scena è affidata a tre attrici. Una quarta veste i panni di una prefica che, assumendo quasi la funzione di coro greco, interviene tra i monologhi, segnando il passo nell’evolversi del repertorio che fa della scena un teatro-inferno. Un contemporaneo inferno di Sicilia, senza salvezza né perdono, dove i personaggi sono interpreti di una tragedia moderna. Moderna perché, a differenza del teatro classico, non vi è catarsi. L’unica redenzione possibile è la crudeltà dello specchio: la coscienza di quanto potente e antropologicamente radicata sia la cultura mafiosa, pregna di familismo amorale e di religiosità arcaico-patriarcale.