Mercoledì 30 giugno la giornata di eventi del Campania Teatro Festival inizia alle ore 18.00 a Porta di Mezzo, con il consueto appuntamento con RistoriAMOci con l’arte, a cura di Antonella Ippolito, che con Davide Paciolla e Francesca Morgante realizza private pillole d’arte per gli avventori del bosco per andare incontro al senso di isolamento generato dal Covid-19. Alle 19.00, al Giardino dei Principi, è previsto l’incontro Esistenze: teatro arabo in esilio con Antonio Pacifico, Dario Postiglione, Daniela Potenza e Monica Ruocco, realizzato in collaborazione con Università degli studi di Napoli L’Orientale. Esperti sul tema discuteranno del teatro arabo in epoca contemporanea.
Continua la rassegna 7 Gradi alle ore 19.00 al Cisternone. Sul palco i Malhuma, una eclettica band che illuminerà la splendida location con tutti i colori della musica mediterranea.
Per la sezione SportOpera, l’appuntamento è alle ore 21.00 alla Manifattura della Porcellana con L’ala destra del dio di cuoio di Sara Bilotti e Luciano Melchionna con Valeria d’Elia e Sara Esposito. Continua il racconto dello sport attraverso letteratura, arte e poesia. Il dio di cuoio è Amedeo Biavati, ala destra del Bologna, unico essere umano a cui Pasolini abbia mai chiesto un autografo.
In replica alle 21.00, sul palco delle Praterie della Capraia, Museo del Popolo Estinto (ovvero ‘Carnaccia’) di Enzo Moscato.
Ancora in scena anche La rosa del mio giardino di Claudio Finelli, per la regia di Mario Gelardi, che replica alle 21.00 al Casino della Regina.
La serata termina alle 22.30 al Giardino paesaggistico di Porta Miano con la sezione Osservatorio con Sconosciuto. In attesa di rinascita, di e con Sergio del Prete. Un monologo in cui un uomo/metafora si confronta col fratello mai nato, incolpandolo per averlo fatto nascere per il suo aborto e di avergli fatto vivere una vita di incomunicabilità e priva di libertà.