SPORTOPERA
A CURA DI CLAUDIO DI PALMA E VESUVIOTEATRO
CAPODIMONTE, MANIFATTURA DELLA PORCELLANA (PORTA MIANO)
DAL 23 AL 30 GIUGNO
Nel superamento di un record, personale o assoluto, nella tracciatura di traiettorie inattese, nell’ ostinata sfida al tempo o agli equilibri naturali, nella vertigine, insomma, che accompagna ogni impresa sportiva, sono rinvenibili i segni della Hybris ovvero di quella sorta di affronto convinto al volere degli dei o, per dirla in altro modo, di quella ribellione istintiva, ma sistematica, al senso della fine. Una rivendicazione tutta umana volta, però, alla identificazione quasi sacrale del corpo d’atleta che, nel rispetto delle regole, viene eletto a tempio della conoscenza, dell’ispirata leggerezza e dell’autodeterminazione. Questa forse quella religio athletae in cui dovrebbero fondersi i valori cultuali dello sport antico con quelli dell’atletismo moderno. Questo reperimento del sacro nel gesto dell’atleta è il filtro di lettura per l’edizione 2021 di SportOpera.
Claudio Di Palma
L’ALA DESTRA DEL DIO DI CUOIO
DI SARA BILOTTI, LUCIANO MELCHIONNA
CON VERONICA D’ELIA, SARA ESPOSITO
COSTUMI MILLA
MUSICHE MARCO GUAZZONE
SUGGESTIONI FOTOGRAFICHE FABIO SCHIATTARELLA
REGIA LUCIANO MELCHIONNA
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO
MANIFATTURA DELLA PORCELLANA 30 GIUGNO ORE 21.00 DURATA 50 MIN
Il calcio secondo Pier Paolo è una religione, un luogo sacro della mente e del corpo dove coincidono e si rivelano la poesia e la speranza in un dio che corre tra noi, sudato come noi, gioioso e disperato come noi, e come noi destinato a non morire di vecchiaia ma di troppa ‘vita’. Chi parla è Amedeo Biavati, l’ala destra del Bologna ‘d’oro’, il poeta del doppio passo, e vanta un primato: l’unico essere umano al quale Pasolini abbia mai chiesto l’autografo.