PASSIONE PER VOCE E PIANO
CON EDUARDO DE CRESCENZO (VOCE E FISARMONICA), JULIAN OLIVER MAZZARIELLO (PIANOFORTE)
MUSICHE LA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA TRA IL 1800 E IL 1950
ARRANGIAMENTI EDUARDO DE CRESCENZO, JULIAN OLIVER MAZZARIELLO
PRODUZIONE IMARTS INTERNATIONAL MUSIC AND ARTS
CAPODIMONTE – GIARDINO PAESAGGISTICO PASTORALE (PORTA MIANO)
12 GIUGNO ORE 21.00 DURATA 1H+40MIN DEBUTTO
AVVENNE A NAPOLI passione per voce e piano è un concerto sospeso tra la migliore tradizione e innovazione italiana. Eduardo De Crescenzo, già icona di eleganza, già espressione di moderna classicità, interpreta LA CANZONE CLASSICA NAPOLETANA del periodo largamente indicato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900. Fenesta vascia, Era de maggio, Luna nova, ‘A vucchella, I’ te vurria vasà, Uocchie c’arraggiunate, Voce ‘e notte, Passione, Serenata napulitana, Silenzio cantatore, Maria Marì … è il repertorio che l’ha formato, seppure nell’evoluzione della sua personalità musicale, di quello stile “unico” che lo rende un artista riconoscibile, un napoletano riconoscibile. Un concerto per raccontare alle nuove generazioni un miracolo che AVVENNE A NAPOLI: musicisti pregevoli e grandi poeti crearono un repertorio, figlio dell’Opera – ma anche sua moderna evoluzione – per inventare la “forma canzone” così come la conosciamo oggi. E’ pure su questo repertorio che si evidenzia la figura “dell’interprete” su quella del “cantante” : il canto operistico, per quanto virtuoso e nobile, per quanto tecnicamente pregevole, non è più esaustivo, è necessario che il cantante entri nei versi del poeta e li faccia suoi per farli rivivere ogni volta. Si ispira ai dettami stilistici di questo periodo storico-artistico anche la formazione in duo – voce e pianoforte, tipica nelle “periodiche”, riunioni di pubblico privilegiato per ascoltare la musica d’Arte che avvenivano nei circoli culturali e nelle case patrizie dell’epoca. Farà eccezione solo la fisarmonica di Eduardo, lo strumento che da sempre ispira il suo canto. Accompagna questo viaggio magico il pianoforte talentuoso, internazionale, di Julian Oliver Mazzariello. Un concerto che vuole restituirci lo spirito autentico di quel tempo in tutta la sua insuperata modernità.
“E’ il mio omaggio ai Maestri che mi hanno insegnato l’Arte dei Sentimenti: perché le emozioni hanno un suono preciso, hanno parole precise ma per riconoscerle, bisogna impararle”
Eduardo De Crescenzo rappresenta “la voce”, in assoluto tra le più apprezzate del panorama musicale italiano, notoriamente per estensione, ma ancor di più, per una stupefacente carica di armonici che gli consente di disegnare con naturalezza ogni stato d’animo umano. Cantante e interprete emozionante, musicista e fisarmonicista ispirato, affina nel tempo i suoi talenti, li fonde in uno stile personale e originale. Difficile collocarlo sotto le consuete “etichette di genere”. Nel suo mondo sonoro si riconoscono mille sfumature: le interpretazioni poetiche degli chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono all’esistenzialismo francese, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città. Napoletano, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo riflettere un’immagine di valore del suo territorio, impersonando con coerenza una Napoli poetica, colta, che vive con impegno, intensa nel sentimento ma lontana da ogni folclorica rappresentazione. La sua musica attraversa il tempo, le mode e le generazioni con insolita freschezza; cattura un pubblico esigente educato alla lettura della virtù ma anche un pubblico che si lascia trasportare dal brivido istintivo che la sua potenza espressiva riesce a infiltrare sotto la pelle dell’ascoltatore.
Julian Oliver Mazzariello è uno dei pianisti più incantevoli apparsi sulla scena musicale negli ultimi anni. Stupisce per il suo tocco agile e virtuoso, emoziona per il fraseggio ricercato, vibrante, ispirato. Nasce in Inghilterra nel 1978, dove studia pianoforte classico, si trasferisce in Italia poco più che adolescente per conoscere altre culture. Qui incontrerà i grandi jazzisti della scena nazionale e internazionale ma cercherà esperienze anche con il cantautorato di valore per lavorare agli aspetti emozionali dell’interpretazione. E’ in questo percorso artistico e di vita che la voce del suo pianoforte diventerà sempre più espressiva e originale, riconoscibile a ogni esecuzione, che sia in “solo” o in “formazione”.
Scopri di più sul progetto visitando il sito di Eduardo De Crescenzo
Il ricavato della sezione musica sarà devoluto all’Ospedale Cotugno di Napoli