In forma di concerto per voci ed elettronica
DI MASSIMO RECALCATI
REGIA VALTER MALOSTI
INTRODUZIONE DI MASSIMO RECALCATI
VOCI DI MARCO FOSCHI, FEDERICA FRACASSI, DANILO NIGRELLI
PROGETTO SONORO E LIVE ELECTRONICS GUP ALCARO
CHITARRA ELETTRICA PAOLO SPACCAMONTI
LUCI UMBERTO CAMPONESCHI
ASSITENTE ALLA REGIA THEA DELLAVALLE
PRODUZIONE TEATRO FRANCO PARENTI / TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA / ERT EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
CAPODIMONTE – PRATERIE DELLA CAPRAIA (PORTA MIANO)
10 LUGLIO ORE 21.00; 11 LUGLIO ORE 20.00 DURATA 1H+5MIN DEBUTTO
Amen, il primo testo teatrale dello psicoanalista Massimo Recalcati, che debutterà nella primavera del 2022 per la regia di Valter Malosti, viene presentato in anteprima dal suo stesso autore che ne racconterà la genesi, accompagnato da una selezione di brani dell’opera in forma di concerto per le voci di Marco Foschi, Federica Fracassi e Danilo Nigrelli, i suoni di Gup Alcaro accompagnato dalla chitarra di Paolo Spaccamonti. Per queste anteprime il progetto sul suono e le voci diventano dunque protagoniste assolute, in una creazione autonoma pensata come una sorta di installazione sonora. Lo spettacolo è coprodotto dal Teatro Franco Parenti di Milano e da TPE – Teatro Piemonte Europa ed ERT Emilia Romagna Teatri Fondazione.
«Sin da ragazzo, da quando avevo vent’anni, volevo scrivere di teatro. Ero un vero appassionato di teatro, mangiavo pane e teatro. Poi, come spesso accade nella vita, ci sono stati incontri che hanno deviato questa mia vocazione. Durante il primo lockdown ho cominciato a scrivere un testo. Mentre scrivevo attorno c’era la morte. Come direbbe il grande pittore Rothko, quando si fa arte o si parla della vita e della morte o è meglio non farla. Amen è la parola che consacra la possibilità che la vita possa esistere anche dove è la morte, che la morte non possa essere l’ultima parola sulla vita. Amen vuol dire “così sia”, “che sia così”, che la vita sia viva, che la morte non sia l’ultima parola sulla vita.»
Massimo Recalcati