DI FORTUNATO CALVINO
CON MIRKO CICCARIELLO, LUIGI CREDENDINO, GREGORIO DE PAOLA, ROSSELLA DI LUCCA, CARLO DI MAIO, IVANA MAIONE, IVANO SCHIAVI
E CON ANTONELLA CIOLI
SCENA GILDA CERULLO
COSTUMI ANNAMARIA MORELLI
MUSICHE ORIGINALI ENZO GRAGNANIELLO
REGIA DI FORTUNATO CALVINO
ASSISTENTE ALLA REGIA PINA STRAZZULLO
TRUCCO FEDERICA MARINO IN COLLABORAZIONE CON IPERURANIA ACADEMY
SUONI ED EFFETTI MIRKOC
GRAFICA PAOLO FOTI
SCENA REALIZZATA CON GLI ALLIEVI DEL CORSO DI SCENOTECNICA DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI
ASSISTENTE SCENOGRAFO GRAZIA IANNINO
ASSISTENTE COSTUMISTA ALEXA D’AREZZO
PROSPET FRANCESCA BUZZURRO, SILVIA DI MEO
DIRETTORE DI SCENA MASSIMILIANO PINTO
SI RINGRAZIA ANTONIO AMORETTI (PARTIGIANO DURANTE LE QUATTRO GIORNATE DI NAPOLI – A.N.P.I), ANTONELLO SANNINO (ANTINOO ARCIGAY CAMPANIA), CLELIO ALFINITO (PER LA DIVISA ORIGINALE DI UN SOLDATO TEDESCO, PARTE DELLA SUA COLLEZIONE)
UFFICIO STAMPA RAIMONDO ADAMO
PRODUZIONE PROSPET-PROMOZIONE SPETTACOLO
PREMIO DI DRAMMATURGIA INTERNAZIONALE III EDIZIONE “CARLO ANNONI” 2020
CAPODIMONTE – PRATERIE DELLA CAPRAIA (PORTA MIANO)
12, 13 GIUGNO ORE 21.00 DURATA 1H+25MIN
Drammaturgia originale incentrata sulla figura di Arcangelo, partigiano a Napoli durante le quattro giornate di Napoli e la sua Resistenza, che racconta al nipote la sua giovinezza in armi. Arcangelo rievoca i ripensamenti di chi ha combattuto contro i nazisti in una lotta impari; i morti e i sopravvissuti alla prigionia. Ma soprattutto, coloro che hanno combattuto per la libertà: tra essi tante donne e femminielli, come Mariasole. Arcangelo e Mariasole si amano, e combatteranno insieme per liberare la città dai tedeschi. In un finale dai connotati eroici.
LA GIURIA DEL PREMIO “CARLO ANNONI”
“È un’immensa soddisfazione che ricevi questo Premio. Per te ovviamente. Per la città. Per la nostra tradizione teatrale. Per essere essa esempio di apertura a valori essenziali dovunque minacciati. Anche per me se mi permetti di associarmi”. NINO DANIELE
ITALO MOSCATI “La “Resistenza negata” di Fortunato Calvino: lo conosco da anni di avanguardie, e anche sperimentazioni nella realtà, tra la sua meravigliosa gente napoletana. Ecco avanzare le quattro giornate di Napoli del 27 settembre 1943, racconto del ruolo (rimosso, suggerisce l’autore) che ebbero le donne e i femminièlli di Napoli nella lotta contro i tedeschi. Calvino è struggente e concreto, vive in mezzo ai suoi personaggi, li presenta con una calligrafia che sa di realtà e fantasie, corpo e anima. La guerra suda con le figure che l’autore sente al volo, prova dolore e amore. I corpi contano come le parole che si attaccano alla bocca e agli occhi, sono un paesaggio frastagliato, inquieto, fermo e agitato dagli eventi.