TESTO E REGIA ANIELLO MALLARDO
CON GIUSEPPE CERRONE, LUCIANO DELL’AGLIO, SERENA MAZZEI, ANDREA PALLADINO
AIUTO REGIA E MUSICHE ORIGINALI MARIO AUTORE
ASSISTENTE ALLA REGIA GAETANO BALZANO
SCENE SISSI FARINA
LABORATORIO E REALIZZAZIONE SCENE GIOVANI TEATRI
COSTUMI ANNA VERDE
AIUTO SARTA FEDERICA DEL GAUDIO
CONSULENTE TECNICO MARCO PERRELLA
VIDEO DI SCENA FRANCESCO MUCCI
FOTOGRAFIA DI SCENA GIORGIA BISANTI
UFFICIO STAMPA GABRIELLA GALBIATI
PRODUZIONE TEEN THÈÂTRE, TEATRI DI SETA

PALAZZO REALE – GIARDINO ROMANTICO
30 LUGLIO ORE 22.30
DURATA 1H
PRIMA ASSOLUTA

Nel V sec d.C. una donna, filosofa, astronoma, matematica e scienziata di nome Ipazia fu assassinata. Fu spogliata nuda e dilaniata con cocci aguzzi, le furono cavati gli occhi e i resti del suo corpo furono sparsi per la città e dati alle fiamme. Passata alla storia come martire del pensiero, eroina protofemminista, scienziata, matematica, filosofa, giovane, vecchia, martire pagana, martire cristiana, santa e strega, la sua figura è riuscita a resistere nel corso dei secoli all’usura del tempo. Ipazia è dunque una vita negata, poiché barbaramente trucidata ed è una storia negata, in quanto arbitrariamente violata. Che cosa resta allora della sua realtà? Qual è il senso del transitorio ed effimero vagare umano, di questo dibattersi continuo, affannoso, se destinato alla consunzione del tempo e alla manipolazione storica? Nella sua ineffabilità Hypàte si effonde come musica, non è più lei e non è altro da lei.