Dopo una mattinata di pausa, il Napoli Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, apre questa domenica 7 luglio con un insolito spettacolo “di strada” proposto dalla compagnia Nest: alle 17 (con replica alle 21) Teduccio on the road, dopo aver prelevato gli spettatori a casa (se in un raggio di 10 km dal Teatro Nest: diversamente, si individueranno punti di incontro da raggiungere in autonomia), li accompagnerà in auto fino al quartiere di San Giovanni a Teduccio. Il tragitto sarà un viaggio nelle più belle scene del cinema mondiale che si sono svolte in auto. È necessario prenotare inviando una e-mail a biglietteria@napoliteatrofestival.it oppure chiamando al 344 045 6788.
Dalle 19 alle 22, il programma prosegue nello storico Palazzo de’ Liguoro di Presicce, tra le viscere della Sanità, con Demoni – Frammento 3 Stavrogin (dal celebre romanzo di Dostoevskij), primo di tre spettacoli ispirati alla lettura, che rientra nel programma dal titolo La rivoluzione dei libri, nato con l’intento di formare gruppi di lettura “carbonari” e intergenerazionali. In programma, una serie di brevi performance per un solo spettatore o per pochi intimi, ambientate in luoghi non teatrali. Ancora alle 19, intanto, al Teatro Trianon Viviani va in replica L’anno del pensiero magico di Joan Didion, con Rosaria De Cicco e la regia di Enrico Maria Lamanna.
La prima serata è all’insegna della musica: alle 21 gli Avion Travel portano nel suggestivo scenario del Belvedere di San Leucio (Caserta) il live del disco Privé. A quindici anni dall’ultimo album di inediti, Poco mossi gli altri bacini, il gruppo torna con un disco fedele allo spirito di produzione indipendente. Contemporaneamente, nella seicentesca Chiesa di Santa Maria della Colonna, in via Tribunali, Raffaello Converso, cantante, attore e polistrumentista, presenta Canti e suoni della dimenticanza, con le orchestrazioni di Roberto De Simone: un progetto antologico che spazia da cinquecentesche villanelle della «Napoli gentile» a settecentesche reminiscenze pergolesiane o vinciane di eccellenti arie dell’Opera buffa, dalle ottocentesche melodie pervenuteci dalle altissime trascrizioni strumentali di Mauro Giuliani, Ferdinando Carulli e Fernando Sor fino all’approdo digiacomiano, melodizzato romanticamente dal Costa e dal De Leva. Tutto eseguito con una compagine strumentale di plettri e chitarre, ai quali si aggiunge qualche strumento ad arco.
Ma alle 21 il Ntfi ha in cartellone anche uno spettacolo teatrale: per la sezione Osservatorio, il Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale ospita Centro storico, raccolto di periferia – “… la saggezza delle comunità civili e le quotidiane Creazioni di equilibrio”, che racconta quanto le dinamiche sociali dei centri di “periferia” siano capaci di disegnare il “centro” della felicità dell’uomo.
La domenica sera si chiude alle 22 nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale, dove V Viaggio barocco propone una rappresentazione che mescola opera, danza e teatro, mettendo in scena le vicissitudini di due coppie occidentali in crisi: nei loro problemi si specchiano i due emisferi del nostro pianeta.