Oggi, domenica 23 giugno, la dodicesima edizione del Napoli Teatro Festival propone ancora quattro appuntamenti (ore 12, 17, 19 e 21) con Essere Dylan Dog, il progetto firmato Comicon dedicato al celebre fumetto edito dalla Bonelli, ambientato nel quattrocentesco Palazzo Venezia, in via Benedetto Croce, che fu sede dell’Ambasciata della Serenissima Repubblica di Venezia fino al 1797.

Alle 19, al Teatro Sannazaro è in programma 4.48 Psychosis, messa in concerto dell’ultimo testo di Sarah Kane: la “sinfonia per voce sola” del regista Enrico Frattaroli, che mette i suoi versi in risonanza con le musiche di Gustav Mahler e P. J. Harvey, mentre al Teatro Nuovo va in scena Una notte sbagliata, esperimento di teatro di post narrazione in cui il racconto orale si frantuma, producendo loop verbali che eludono i riferimenti temporali.

Ancora alle 19, Sirene, signore e signorine porta a Palazzo Fondi le storie di alcune donne leggendarie, mitologiche o reali, che hanno incrociato la propria vicenda personale con quella di Napoli. Nell’ambito del progetto SE (sezione Letteratura), Made in Cloister ospita contemporaneamente gli incontri del progetto SE: Emanuele Cerullo, Achille Pignatelli, Francesco Iannone e Antonio Trucillo incroceranno le loro voci in Ouverture – Generazioni. A seguire, Tiziano Scarpa, romanziere, drammaturgo e poeta veneziano con Senti, ti dico una cosa che preferirei non dire.

La prima serata è affidata, oltre che a Essere Dylan Dog, alla seconda rappresentazione di giornata di Sirene, signore e signorine (Palazzo Fondi) e a Via Santa Maria della speranza – L’arsenale delle apparizioni di e con Maria Angela Robustelli (ore 21, Teatro Trianon Viviani), secondo movimento di una trilogia ispirata all’ultimo dramma incompiuto di Pirandello, I giganti della montagna. Siamo in un teatro semi abbandonato, trasformato in un centro di accoglienza, ma i migranti sono spariti. Ciò che resta di loro è un arsenale di abiti dismessi, oggetti di scena e pupazzi fatati che racconteranno le loro storie.

Si chiude alle 22.30 al Giardino romantico di Palazzo reale con Frankenstein junior, film cult diretto da Mel Brooks, proposto nell’ambito del Dopofestival per la rassegna curata da Roberto D’Avascio per Arci Movie.